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Guido Harari - Incontri e Agostino Arrivabene - Thesauros
Mostre al Palazzo dei Diamanti
PALAZZO DEI DIAMANTI - Dal 16 luglio all'1 ottobre 2023
La Fondazione Ferrara Arte e il Serivizo Musei d'Arte del Comune di Ferrara presentano le due mostre antologiche dedicate a Guido Harari, con un suggestivo percorso espostivo allestito con oltre 300 fotografie, installazioni e filmati originali e Agostino Arrivabene, che raccoglie circa quaranta opere tra dipinti, disegni e oggetti di mirabilia realizzate dal 1985 ad oggi.
La mostra di Guido Harari, organizzata con Rjma Progetti culturali e Wall Of Sound Gallery, ripercorre tutte le fasi della carriera dell'artista, dagli esordi in ambito musicale come fotografo e giornalista, alle copertine di dischi per artisti come De André, Vasco Rossi e Bob Dylan, fino all'affermazione di un lavoro che nel corso del tempo è saltato da un genere all'altro, privilegiando sempre il ritratto come un racconto intimo degli incontri con le maggiori personalità del suo tempo.
La mostra dedicata ad Harari è composta da immagini e sequenze inedite, insieme a filmati d'epoca di backstage, videointerviste e l'audioguida con la voce narrante dello stesso Harari, che conduce il visitatore nel cuore del suo processo creativo.
La sezione principale della mostra sarà "Occhi di Ferrara", dove, durante lo svolgimento della visita, Harari esporrà via via i ritratti su prenotazione che realizzerà nella Caverna Magica, set fotografico allestito alla fine del percorso. Si svilupperà una sorta di "mostra nella mostra", poiché le stampe create verranno esposte in tempo reale.
Mostra organizzata da Fondazione Ferrara Arte e Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara in collaborazione con Rjma Progetti culturali e Wall Of Sound Gallery, con il contributo del Comune di Ancona.
La mostra dedicata a Agostino Arrivabene è intitolata Thesauros, nome che si riferisce ai tesori che nell'antichità greca erano doni votivi agli dei ed è proprio al concetto di offerta votiva che si riferisce la produzione di Arrivabene.
Sciamanesimo, veggenza e sogno sono i tre percorsi paralleli che si palesano in un viatico iniziatico: dalle vertigini degli abissi inferi alle affascinanti presenze divine.
Nella prima sala dell'ala Tisi di Palazzo Diamanti è presente il recente dipinto monumentale "Erotomachia infera", omaggio alla Divina Commedia e al quinto canto dell'Inferno; il tragico destino dei lussuriosi si contrappone all'opera dell'ultima sala, ovvero il dipinto Lucifero (1999), dove Lucifero diventa Ade, che nella mitologia greca ha dato carne ai misteri eleusini e che l'artista declina in un vero e proprio ciclo realizzato a partire dal 2008, testimoniandone un'ossessione inesausta.
Un esplicito omaggio all'Officina Ferrarese è offerto, invece, in due tele che fanno parte di un ciclo d'après ispirato alla pala di Santa Maria in Porto di Ercole de' Roberti. Arrivabene ha estrapolato e declinato con una prospettiva personale il paesaggio che si apre oltre il trono: nella Grande Opera (2016) l’alchimista è avvolto dal lampo della rivelazione della vastità del sublime paesaggio nel quale è calato; nel Sogno di Asclepio l’interpretazione della veduta si arricchisce della citazione del sogno tratto da una cronaca scritta da Elio Aristide nel volumetto latino "I discorsi sacri".
Mostra a cura di Vittorio Sgarbi, organizzata da Fondazione Ferrara Arte e Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara
Dal 16 luglio 2023 aperte tutti i giorni (anche il 15 agosto), dalle 11.00 alle 20.00